È difficile spiegare il motivo che mi ha portato ad iniziare questo
diario pubblico.
Per prima cosa perché ho sempre scritto tantissimo, ho consumato litri
di inchiostro e decine di centinaia di pagine cartacee quando quelle on-line
ancora non esistevano, ma – da buona diarista – nessuno (sì, va bene, quasi
nessuno) ha mai letto quelle pagine.
Così ora l’idea di scrivere in un luogo pubblico un po’ mi incuriosisce
e un po’ mi spaventa.
Anche perché se prima la questione principale era che nessuno leggesse
mai quelle mie pagine, ora la domanda è: qualcuno leggerà mai queste mie
pagine?
Sì, perché qui l’esigenza è proprio rovesciata!
Però è proprio così, è diventata un’esigenza.
MI trovo di fronte ad un momento di cambiamento, dove tutto (o niente)
può accadere. Mi trovo a dover decidere che direzione far prendere alla mia
vita e allora ho pensato che la scrittura mi potesse aiutare in questo. Perché
da sempre scrivere mi ha aiutato a vedere le cose più chiaramente. A valutarle
con maggior distacco e a considerarle per ciò che sono realmente.
E spesso si sono così dimostrate meno terrificanti, meno preoccupanti e
molto più interessanti e stimolanti di quanto non sembrassero al primo sguardo.
Per il momento desidero iniziare così.
Con un primo passo verso il Grande Vuoto Virtuale del World Wide Web.
E la prima domanda che mi viene da fare, affacciandomi a questa
finestra che si spalanca davvero verso un orizzonte incredibilmente vasto è:
C’è nessuno?
C’è nessunooooo?
Resto in attesa di una risposta. Chissà se un giorno arriverà.
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